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Il 28 febbraio 2024 è stata approvata la Direttiva UE 2024/825 (c.d. Direttiva Greenwashing), che ha l’obiettivo di regolamentare la comunicazione commerciale al fine di consentire al consumatore di compiere scelte eco-sostenibili. 

Una delle novità più significative è l’inserimento, tra le caratteristiche dei prodotti sui quali possono vertere le informazioni ingannevoli comunicate al consumatore, di quelle rilevanti dal punto di vista ambientale, quali la durabilità, la riparabilità o la riciclabilità.

Attualmente, l’art. 21 del d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206 (c.d. “Codice Consumo”) stabilisce che le caratteristiche principali del prodotto alle quali possono riferirsi le comunicazioni ingannevoli sono, tra le altre, la sua disponibilità, l'esecuzione, la composizione, il metodo e la data di fabbricazione, la consegna, l'idoneità allo scopo, gli usi, la quantità, la descrizione, l'origine geografica o commerciale, i risultati che si possono attendere dal suo uso o i risultati e le caratteristiche fondamentali di prove e controlli effettuati sul prodotto stesso.

Il legislatore italiano avrà tempo per modificare il Codice Consumo in conformità alla Direttiva fino al 27 marzo 2026