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L’Internet of Things (IoT) sta trasformando ogni settore, con dispositivi connessi che raccolgono, elaborano e scambiano dati in tempo reale. Tuttavia, a fronte dell’innovazione tecnologica, emergono anche importanti questioni legali che non possono essere ignorate.

I principali aspetti da considerare:

1. Protezione dei dati personali

Molti dispositivi IoT trattano dati personali (come quelli sanitari, biometrici o di geolocalizzazione). Secondo il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), chi sviluppa o gestisce sistemi IoT è considerato titolare o responsabile del trattamento, con obblighi ben precisi:

  • Informativa trasparente agli utenti
  • Base giuridica per il trattamento
  • Misure tecniche e organizzative per la sicurezza
  • Privacy by design e by default

2. Responsabilità civile e penale

Chi risponde se un dispositivo IoT causa un danno? La questione della responsabilità oggettiva del produttore è centrale, specialmente in ambito medico, industriale o automobilistico (es. auto connesse). È fondamentale definire contrattualmente i limiti di responsabilità tra fornitori, sviluppatori e utenti.

3. Contratti e licenze software

Il software embedded è parte essenziale dei dispositivi IoT. È necessario regolare:

  • Licenze d’uso e aggiornamenti
  • Proprietà intellettuale
  • SLA (Service Level Agreement) per servizi cloud associati

La regolazione dell’IoT è in continua evoluzione. Chi opera in questo settore deve adottare un approccio “compliance by design”, integrando fin da subito considerazioni legali, di privacy e sicurezza nel ciclo di sviluppo e gestione dei dispositivi.