Con D.M. del 21 marzo 2024, n. 108, il Ministro della Cultura ha modificato il precedente D.M. dell’11 aprile 2023, n. 161, relativo alle linee guida per la determinazione degli importi minimi dei canoni e dei corrispettivi per la concessione in uso dei beni culturali.
Sono comprese nell’ambito di applicazione del D.M. riproduzioni effettuate e mezzo stampe fotografiche, fotocopie, immagini digitali, diapositive, microfilm e serigrafie digitali.
Il corrispettivo per l’utilizzazione viene determinato moltiplicando una tariffa unitaria per un coefficiente differenziato in base all’uso/destinazione delle riproduzioni e in base alla quantità delle stesse.
Tra le novità più rilevanti del D.M. figura l’espressa indicazione delle singole ipotesi in cui le riproduzioni sono a titolo gratuito.
In questo ambito rientrano, tra le altre, le riproduzioni di beni culturali:
· per i volumi a cui viene riconosciuto dall’ente concedente un carattere scientifico e accademico o un contenuto divulgativo e didattico;
· per i cataloghi d’arte, di mostre e manifestazioni culturali con tiratura fino a 4.000 copie;
· per le riviste scientifiche e di Classe A di cui agli elenchi ANVUR;
per le pubblicazioni liberamente accessibili da chiunque senza il pagamento di un corrispettivo (c.d. open access)